Infiorata del Corpus Domini

Sebbene a Cerveteri sia particolarmente sentito il culto di numerosi santi, ancor più forti e sentiti sono l’ amore e l’ adorazione verso il Santissimo Sacramento, reale presenza di Gesù Cristo. Ciò è testimoniato anche dalla nostra Confraternita, intitolata proprio al Santissimo Sacramento e attiva fin dal 1300, che ancora oggi si prefigge come scopo principale quello dell’adorazione e della lode a Gesù Sacramentato. E proprio quest’ultima si è sempre occupata della grandiosa processione eucaristica, che si snoda per le vie del centro con un percorso ricoperto di magnifici tappeti di fiori, che i fedeli cittadini di Cerveteri compongono per onorare il passaggio del Re dei Re in anima e corpo. Negli anni, tra i cittadini, si è instaurata quasi una “competizione” per realizzare il tappeto floreale più bello, anche con accorpamenti e gemellaggi tra i “Rioni”, facendo partecipare di fatto quasi tutto il paese: nonostante la secolarizzazione, questa rimane una delle testimonianze più belle di fede con la quale, anche se veicolata dalla tradizione, l’uomo esprime il suo amore filiale verso Dio.

Negli anni la processione ha avuto prolungamenti o accorciamenti, ma la sua peculiarità è quella di attraversare la parte alta del paese, ovvero i rioni Casaccia e San Pietro, mantenendo il percorso storico che lungo i secoli hanno seguito tutte le processioni del paese prima della sua espansione verso il basso e che, per rendere più partecipe tutta la parrocchia, sono state mutate nel percorso.

Altra peculiarità della processione è quella della partecipazione e della collaborazione dei parroci, delle confraternite e delle comunità parrocchiali di San Francesco di Assisi (Cerenova), e della nuova parrocchia limitrofa della Santissima Trinità. Ciò avviene al proposito di sottolineare la stretta unione che hanno le due parrocchie verso la Chiesa Madre, con l’intento di sentirsi parte di un unica realtà, e di unire il paese con un unico grande abbraccio. Non è rara nella storia di questa processione la partecipazione del vescovo diocesano: in virtù della storia del paese questa è la processione infiorata più antica e più radicata di tutta la diocesi, per molto tempo anche l’unica.

A seguito della pandemia COVID – 19, è stato modificato il percorso per rendere più facile la partecipazione unitaria delle tre comunità. Di seguito il programma 2022 :